Investi un pedone sulle strisce? Torni a scuola guida!

Ecstatic senior woman driving a convertible

Se investi un pedone sulle strisce, i carabinieri ti rimandano a scuola guida, così stabilisce la prima sentenza del Tar Friuli Venezia Giulia con la sentenza n. 12/2016.

Il Fatto vede coinvolto in un incidente un pedone sulle strisce pedonali, l’automobilista tenta la via del ricorso al giudice amministrativo, eccependo la scarsa visibilità del luogo e la mancata contestazione di infrazioni stradali, lamentando altresì l’assenza di adeguata motivazione del provvedimento ricevuto, basato essenzialmente sulla segnalazione dei carabinieri senza spiegare le ragioni del dubbio sulla sua capacità tecnica alla guida. Purtroppo per lui le sue attenuanti non hanno successo.

L’automobilista che investe un pedone sulle strisce può essere costretto a tornare a scuola guida, anche se non ha commesso alcuna infrazione. Si tratta, infatti, di una misura precauzionale che dipende dalla discrezionalità delle forze dell’ordine.

La Giurisprudenza amministrativa chiarisce che il presupposto che legittima la revisione della patente di guida risiede, ai sensi dell’art. 128, comma 1, del Codice della Strada (d.lgs. n. 285 del 1992), nell’insorgenza di dubbi sulla persistenza, nel titolare, dei requisiti fisici e psichici o dell’idoneità tecnica,

l provvedimento di revisione della patente, in altri termini, “non ha finalità sanzionatorie o punitive e non presuppone l’accertamento di una violazione delle norme sul traffico o di quelle penali o civili” ma, è “una misura di tipo precauzionale”.

Rigettato quindi il ricorso dell’automobilista che si vedrà costretto a risuperare l’esame di idoneità alla guida.

 

 

 

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