Lui è andato a convivere con la sua nuova compagna e paga l’assegno di mantenimento alle figlie, ma tu, in qualità di ex moglie, hai diritto all’assegno, sia pur minimo.
Valutati tutti i presupposti di ogni singolo caso, deve infatti riconoscersi all’ex moglie l’attribuzione di un minimo assegno divorzile.
Questo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 24414/2015, rigettando il ricorso di un uomo avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma, la quale aveva determinato in 200 euro al mese l’assegno divorzile alla ex consorte.
Nel caso specifico, l’obbligo all’assegno divorzile è stato determinato valutando, oltre al pregresso tenore di vita della famiglia, le condizioni economico patrimoniali dei coniugi, le loro potenzialità reddituali attuali, la durata del matrimonio, gli oneri di contribuzione al mantenimento delle figlie, nonché l’incidenza della convivenza intrapresa successivamente alla separazione.
Il risultato per l’uomo è stata la conferma dell’assegno dovuto all’ex moglie, oltre alla condanna delle spese di giudizio.